PEZZI DI STORIA...

sabato 29 dicembre 2007

Il "radar" della faina...

ARBA (PN) – Questo primissimo piano non mente: gli occhi fluorescenti del bomber ci testimoniano che il radiolocalizzatore è attivato! In occasione dell'ultima gara di Campionato (Arbese-Real Castellana 3-0), il buon Nando Rizzo ha messo a segno una doppietta, portando così il proprio bottino personale ad otto centri stagionali tra Campionato e Coppa. L'ottima vena realizzativa che accompagna da sempre il "puntero", trova la sua ragion d'essere in quel curioso ed al tempo stesso sofisticatissimo sistema "radar" di cui madre natura, non si sa per quale arcano motivo, ha inteso fargli dono. Si tratta di un microprocessore posizionato sotto la superficie della corteccia cerebrale, in prossimità della ghiandola ipofisaria, che, una volta azionato, gli consente di individuare con precisione millimetrica e da ogni zona del terreno di gioco, la porta avversaria (anche con le spalle voltate o, addirittura, ad occhi chiusi). Ciò che impressiona maggiormente, però, è la prodigiosa capacità di percepire anche le minime contrazioni muscolari prodotte dai difensori o dai portieri avversari ogni qualvolta gli stessi versano in uno stato di tensione e/o difficoltà; una preziosa risorsa che, come è evidente, gli permette di anticipare le intenzioni e sopraffare inesorabilmente lo sventurato contendente che gli si contrappone (esemplare, a tal proposito, la seconda rete siglata nell'ultima gara). Questa singolare peculiarità, perfezionatasi nel corso degli anni con l'esperienza accumulata sui campi di calcio (non stiamo parlando infatti di un atleta di primo pelo...), rende il bomber Rizzo un calciatore pressoché unico.
I più attenti avranno notato certamente la forte similitudine con il raffinato sistema di orientamento utilizzato dai pipistrelli: essi inviano degli impulsi sonori ultrasonici che, rimbalzando sugli oggetti circostanti, tornano sotto forma di eco, consentendo all'animale di localizzare anche nel buio più assoluto sia gli ostacoli che le prede da catturare.
In conclusione, dunque, invitiamo gli studiosi all'ascolto a voler aggiornare le nozioni scientifiche sul regno animale: il pipistrello non è l'unico esemplare esistente dotato di "radar"... fate largo alla "faina dell'area di rigore"!

lunedì 24 dicembre 2007

BUON NATALEEEEEEEEE!!!





LA REDAZIONE DEL BLOG AUGURA UNO STREPITOSO NATALE ED UNA ALTRETTANTO SCINTILLANTE FINE D'ANNO A TUTTI, GIOCATORI, DIRIGENTI, ALLENATORE, TIFOSI E NON (Giudici compresi...), FAMILIARI, AVVERSARI, ARBITRI & C. !!!!!





P.S. per i giocatori

(ci vediamo in campo il 27 a spurgare i panettoni!!!)







domenica 23 dicembre 2007

Rassegna stampa

14^ giornata, ARBESE - REAL CASTELLANA 3-0

Hallelujah!!!

ARBA (PN) – Eccola di nuovo, finalmente, quella magica emozione che sa trasformare come d'incanto gli umori e contagiare il sorriso, che sa trasfondere fiducia ed entusiasmo e che lascia nell'animo quella gradevole sensazione di compiacimento: la vittoria... La squadra di Serafini l'ha ottenuta ieri con pieno merito, fornendo una prestazione convincente sia per il gioco espresso (ed i gol realizzati), che per la mentalità dimostrata sul campo. L'Arbese parte subito con il piglio giusto, imprimendo il ritmo voluto alla gara e costruendo due occasioni da gol con Nando Rizzo. E' proprio l'attaccante, alla mezz'ora, a sbloccare il risultato: sugli sviluppi di una pregevole azione in velocità, sfrutta una bella giocata in verticale di Antonini e insacca con un diagonale preciso. Passano solo cinque minuti e, su un ribaltamento di fronte, gli ospiti si vedono concedere un rigore molto dubbio, con il giocatore avversario che finisce a terra dopo un contrasto che ai più è parso regolare. Calcio dal dischetto, "Pagnoca" si distende sulla sua destra intercettando il tiro angolato e respingendo il pallone sui piedi dell'attaccante che ribadisce in porta e manda la sfera ad infrangersi sull'incrocio dei pali (ieri forse non era la sua giornata...). Prima del riposo Parutto, con un missile terra-aria telecomandato da oltre 35 metri, coglie una spettacolare traversa a portiere battuto. Si va negli spogliatoi sull'1-0.
La ripresa si apre nel migliore dei modi con la "faina dell'area di rigore" che, sfruttando un'indecisione della difesa avversaria, si trova a tu per tu con il portiere avversario e lo fredda con un tocco felpato, firmando così la doppietta. Poco dopo, lo stesso Rizzo (l'altro era squalificato, ndr) sfiora la tripletta con un colpo di testa ravvicinato che finisce alto sulla traversa. Verso la metà del secondo tempo, l'arbitro diventa protagonista in negativo concedendo un secondo rigore inesistente agli ospiti (dopo averne negato uno sospetto ai neroverdi per una spinta in area su Paolo Centa): la fervida immaginazione del direttore di gara prende spunto da un intervento di Del Gallo che, riparandosi il volto da un violento tiro scagliato da pochi centimetri, respinge il pallone con il braccio. Nuovo tiro dal dischetto e nuova prodezza di Antonini che, stavolta, non si limita a respingere, ma blocca addirittura la conclusione centrale dello sconsolato avversario. Due rigori parati in una sola gara: si fatica a richiamare alla memoria un evento analogo...
La reazione degli ospiti non si fa apprezzare, fatta eccezione per una mischia in area da cui scaturisce un tiro ravvicinato che accarezza il palo esterno e finisce in angolo.
Il terzo gol arriva nel finale ad opera di Martini che (in posizione di fuorigioco), perfezionando un'azione di contropiede, entra in area dalla destra e con un tocco di interno sinistro colloca la sfera nell'angolino opposto, coronando una gran prestazione e fissando il risultato sul definitivo 3-0.
Il palo interno colto dagli ospiti a tempo scaduto, con la palla che attraversa lo specchio della porta e finisce tra le braccia del portiere a terra, serve solo a ribadire il senso già compiuto della gara: qualcuno, lassù, ha deciso che oggi la porta dell'intrepido "Pagnoca" deve rimanere inviolata...
Gli animi si riscaldano un tantino verso fine gara. Un giocatore della Castellana finisce improvvisamente a terra a gioco fermo (un malore?), seguono alcuni minuti di trambusto, grazie anche al prezioso contributo dei tifosi da bordo campo, al culmine dei quali vi è modo per i presenti di assistere ad una "Mucciolata" delle più classiche, ma senza alcuno strascico, almeno si spera...
La squadra, accompagnata per mano da un mister letteralmente incontenibile (un leone in gabbia!), ha conquistato una vittoria decisiva per il morale, dando seguito al gran secondo tempo che si è potuto ammirare domenica scorsa. Se son rose, fioriranno...
Ora ci sarà la sosta natalizia (già predisposto per le vacanze un programma intenso di lavoro per spurgare spumante e panettoni!) e si riprenderà il prossimo 5 gennaio con l'attesissima sfida di Coppa Regione che vale la semifinale in quel di San Quirino...

giovedì 20 dicembre 2007

Cena di Natale sabato 22

ARBA (PN) - Sabato prossimo, presso il ristorante "Al Cacciatore" di Maniago, si terrà la tradizionale cena di Natale della Società. I giocatori saranno presenti al gran completo, accompagnati da mogli, figli e fidanzate, insieme alla dirigenza e ad una rappresentanza della tifoseria. Dopo la gara d'anticipo di campionato (14^ giornata, Arbese - Real Castellana), è prevista una rapida sosta al chiosco del campo comunale (con un tetto massimo di sei consumazioni cadauno), dopo di che avrà inizio a Maniago il "pellegrinaggio dell'aperitivo" che vede quali fermate obbligatorie: "Vecchia Osteria", "Leon d'Oro" e "Immaginario" (non si esclude la possibilità di ulteriori tappe facoltative su richiesta). L'itinerario alcolico, che sarà percorso rigorosamente a piedi, si concluderà presso il menzionato ristorante. Non mancherà neanche quest'anno, a serata inoltrata, l'incontro con Babbo Natale in persona per la bicchierata finale (lo vediamo ritratto nel momento topico dell'incontro tenutosi lo scorso anno).

mercoledì 19 dicembre 2007

Svelato il mistero Parutto!

ARBA (PN) – Esplode un caso clamoroso in casa-Arbese dopo la strabiliante prestazione offerta dal calciatore clautano Roberto Parutto, in occasione della sfida dello scorso 17 dicembre contro la Purliliese. Ma procediamo con ordine. La squadra neroverde, penalizzata dall'ingenua espulsione di un suo giocatore (di cui tacciamo il cognome che inizia per "R" e finisce per "izzo", di nome Cristian), si vedeva costretta nella ripresa a modificare il proprio assetto tattico per far fronte all'inferiorità numerica: tra le varie disposizioni impartite, mister Serafini provvedeva a dirottare l'attaccante Parutto - fin lì impiegato come vertice estremo del reparto offensivo - sulla fascia sinistra. Da quel momento in avanti il giocatore è parso essere provvisto del dono dell'ubiquità: lo si ritrovava in ogni zona del campo a ringhiare sugli avversari, sempre tonico e scattante; in più circostanze lo si è visto addirittura disimpegnarsi in difesa, lanciare se stesso ed andare a concludere l'azione in attacco. Le malelingue non si sono fatte attendere, insinuando da subito il sospetto che l'onnipresenza in campo dell'atleta potesse derivare dall'assunzione di sostanze dopanti! In realtà, le analisi incrociate ed il successivo controesame, hanno categoricamente smentito le infamanti accuse (sono infatti state rinvenute nel sangue solamente tracce di Merlot e Birra, sebbene in misura significativa). Ma lo stupore generale si è avuto quando un agente, insospettito dalla capigliatura mutevole del Parutto, ha sorpreso quest'ultimo nell'atto di caricare la borsa sull'auto, rinvenendo nel bagagliaio, stipati come animali, udite udite... i tre fratelli gemelli del calciatore!!! Incredibile ma vero!!! Questi ultimi, evidentemente, erano stati imboscati in panchina, pronti per essere utilizzati al momento opportuno nel corso della gara. I "Paruttos" sono come quattro gocce d'acqua: si tratta di un raro caso di parto plurigemellare (secondo la letteratura medica al mondo ci sono meno di 50 casi di parto quadruplo omozigote). I 4 sono registrati all'Anagrafe di Claut sotto un unico nome: Roberto Parutto, per l'appunto! La Procura della Repubblica ha dato immediatamente corso alle indagini del caso per accertare la sussistenza o meno di eventuali ipotesi di reato (si parla di "moltiplicazione dolosa di persona"). Decisiva per la scoperta degli inquirenti la grave ingenuità commessa da uno dei fratelli (il secondo da sinistra nell'immagine di repertorio scattata in occasione dei rilievi foto-dattiloscopici), che si è fatto inavvertitamente potare la folta e caratteristica chioma dal giardiniere di fiducia, finendo così per diversificarsi in modo evidente dagli altri tre "cloni". Si indaga ora anche per appurare se vi sia il concorso dei dirigenti della società calcistica di appartenenza, i quali però, va detto, non appena ricevuta la notizia, hanno immediatamente declinato ogni responsabilità («Ne abbiamo ingaggiato uno solo!», riferisce il Presidente Biasoni). Sconcerto ed incredulità nel mondo dello sport per una vicenda che non ha precedenti (l'unico caso analogo che torna alla memoria è quello dei famigerati fratelli Dalton). Ci si domanda a questo punto: cosa succederà ora al giocatore? Ma soprattutto, a quale dei quattro? Ciò che vi è di certo in questo momento, è che l'eventuale sanzione disciplinare, qualora si dovesse ravvisare la responsabilità dell'indagato, dovrà essere divisibile per quattro o per un multiplo di quattro. Restiamo in attesa di conoscere gli sviluppi di questo singolare accadimento...

lunedì 17 dicembre 2007

Rassegna stampa

13^ giornata, PURLILIESE - ARBESE 2-1

Una sconfitta... "virtuosa"!

PORCIA (PN) – Non è semplice spiegare quello che è successo ieri pomeriggio a Porcia, ma il calcio ci ha ormai abituati a convivere con le situazioni più strane ed imprevedibili. Può accadere per esempio che una squadra ritrovi il morale perduto, lo spirito di gruppo e le giuste motivazioni anche dentro ad una sconfitta, l'ennesima (siamo a quota 7 in 13 gare!), e persino in spregio alla classifica che è lì, impietosa, a mostrare con sfrontatezza i numeri di una crisi profonda. E' proprio quello che è capitato ieri all'Arbese...
I neroverdi di Serafini hanno disputato due partite in una: nel primo tempo si è vista la squadra dell'ultimo periodo, timorosa e contratta, che subisce due reti frutto di altrettante disattenzioni, chiudendo addirittura la prima frazione di gioco in dieci; nella ripresa invece è scesa in campo un'altra compagine, fortemente determinata e consapevole della propria forza, che ha sperato fino all'ultimo di poter rimettere in discussione il risultato (per come si erano messe le cose, si sarebbe dovuto parlare di un'autentica "impresa"!).
Le squadre si fronteggiano su di un terreno reso pesante dalle gelate notturne, senza alcuna azione degna di nota fino al 35', quando la Purliliese passa in vantaggio con un piazzato dalla lunga distanza (oltre 30 metri) che sorprende il portiere. Di lì a pochi minuti arriva il raddoppio: dopo un paio di rimpalli in area, scaturiti da uno svarione difensivo, l'attaccante avversario si ritrova il pallone tra i piedi a pochi passi dalla porta e non ha difficoltà ad appoggiare in rete. In men che non si dica siamo già sul 2-0. Ma non è tutto. Al terrificante uno-due, si aggiunge come la classica ciliegina sulla torta, l'espulsione di uno dei pilastri della difesa, Cristian Rizzo, punito dall'arbitro con un doppio cartellino giallo (il primo, in verità, decisamente inopportuno) per due falli di gioco. Un incubo. Si finisce quindi negli spogliatoi con il peggiore degli umori.
Nella ripresa succede quel che non ti aspetti (o meglio, ciò che si attendeva ormai da lungo tempo!): i giocatori, forse alleggeriti mentalmente da una situazione nella quale non vi era più nulla da perdere, rientrano sul terreno di gioco con una straordinaria vigoria e danno vita ad una seconda frazione di gara praticamente perfetta, lottando su ogni pallone con grande ardore e compensando con lucidità l'inferiorità numerica. Quarantacinque minuti di bel calcio, con triangolazioni in velocità e sovrapposizioni, frequenti cambi di gioco, numerose occasioni da rete e squarci di gioco davvero scintillante.
Lo strameritato premio giunge però solo allo scadere con il gol di Nando Rizzo (subentrato a Marcolina all'inizio della ripresa), che sfrutta una palla vagante in area e scuote finalmente la rete, interrompendo il digiuno della squadra che durava ormai da tempo immemorabile (oltre 450'!). Venerdì scorso i muri dello spogliatoio erano stati teatro di un confronto risolutivo; si attendeva solo la risposta sul campo della squadra. E' arrivata una sconfitta... "virtuosa". L'auspicio è che ciò che si è visto nel secondo tempo a Porcia, possa essere il segnale di un ritrovato spirito di gruppo e soprattutto l'inizio di un nuovo campionato...

giovedì 13 dicembre 2007

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Recupero 8^ giornata, ARBESE - GRAVIS 0-1

In caduta libera...

ARBA (PN) – Finisce nel peggiore dei modi l'attesa gara di recupero che poteva risollevare le già precarie sorti dell'Arbese. Quella stessa squadra che era stata dominata e sconfitta solo un mese fa (partita sospesa al 75' sull'1-0 per i padroni di casa, che fin lì erano stati protagonisti di un autentico monologo), esce dal Comunale di Arba con tre punti preziosi e, per le note vicissitudini, insperati.
L'Arbese ha offerto senza dubbio la peggiore prestazione stagionale: contratta sin dall'inizio, imprecisa sotto porta nelle poche occasioni create, confusa e rassegnata dopo il gol subito.
La prima ghiotta palla-gol della sfida capita sui piedi di Nando Rizzo che, appena dentro l'area, spreca malamente strozzando il tiro. Gli ospiti si fanno notare con una clamorosa traversa colta con un gran tiro dalla distanza: la palla colpisce la faccia interna del legno, picchia sulla linea di porta e, per buona sorte dei padroni di casa, fuoriesce. Nella ripresa le cose non migliorano. Dopo una fiammata iniziale di marca neroverde, è ancora il Gravis ad andare vicino al gol con un altro fendente da fuori area che centra in pieno la traversa, con Antonini battuto. E' il preludio al gol che decide un match che, oramai, pareva incanalarsi sul binario dello 0-0. L'azione scaturisce dalla fascia, con un cross a centro area dove è appostato l'attaccante del Gravis che colpisce di testa, imprimendo alla sfera una traiettoria a parabola che scavalca il portiere. A nulla rileva (se non ad accentuare la beffa) il fatto che la palla scodellata in area dal giocatore del Gravis, fosse stata recuperata dallo stesso 20 centimetri abbondanti oltre la linea del fallo laterale. Nessuna scusante è ammessa.
La reazione disordinata dell'Arbese non porta risultati concreti, fatta eccezione per un pregevole calcio piazzato di Del Mistro, sventato con un gran tuffo dall'estremo difensore avversario.
Da segnalare, per puro dovere di cronaca, un curioso deja vu, con la nuova espulsione del famigerato guardalinee ospite (prima dell'episodio che ha originato il gol!); il brav'uomo infatti si era già reso protagonista nella partita di un mese fa con il cartellino rosso che aveva dato il via al parapiglia che poi ha indotto l'arbitro a decretare la sospensione della gara. La sfida si conclude con numerosi cartellini gialli (generosamente elargiti dal direttore di gara), l'espulsione dell'allenatore avversario e l'incomprensibile allontanamento di un dirigente dell'Arbese (l'incolpevole Max). Difficile trovare una spiegazione per la situazione venutasi a creare che, a onor del vero, non pareva ipotizzabile neanche nel peggiore degli incubi. A questo punto non resta che appellarsi all'orgoglio dei giocatori...

martedì 11 dicembre 2007

Happenings: cena venerdì 14

ARBA (PN) – Con l'approssimarsi del Santo Natale, cominciano a fioccare gli appuntamenti di carattere eno-gastro-calcistico! Venerdì 14, dopo l'allenamento, la squadra sarà ospite presso il bar da Ennio in Piazza ad Arba, per una sobria e frugale cena. Il succulento piatto della serata è rappresentato dalle già note "seppie in umido" (cucinate dalla sapiente mano dell'oste), che saranno accompagnate da riso e piselli. Chi dovesse lamentare una qualsivoglia forma di intolleranza per il menù di cui sopra, è pregato di darne comunicazione tempestivamente: per i nostri raffinati amici sarà appositamente predisposta un'appendice in coda alla seduta di allenamento (un paio di orette circa, senza palla, con serie di allunghi e addominali), onde consentire loro di raggiungere i compagni nel dopo cena, quando le seppie saranno ormai solamente un pallido ricordo ed avrà inizio il tradizionale e prolungato rito del digestivo.

lunedì 10 dicembre 2007

Rassegna stampa

12^ giornata, ARBESE - SANGIOVANNESE 0-0

domenica 9 dicembre 2007

Pareggio a reti inviolate con la Sangiovannese

ARBA (PN) – L'Arbese stenta a trovare il passo giusto e lascia per strada altri due punti preziosi. Sfida all'insegna di un sostanziale equilibrio, anche se, tanto per cambiare, pesano sul risultato finale le nitide occasioni fallite dalla squadra di casa (da segnalare quella di Parutto, che calcia fuori a porta vuota, dopo aver saltato il portiere!). I neroverdi, che presentavano una formazione inedita a causa di squalifiche e infortuni (squadra modificata per 5 undicesimi rispetto a domenica scorsa), si dimostrano volenterosi ma ancora una volta poco concreti sotto porta. Gli ospiti si rendono pericolosi soprattutto sui calci piazzati, sui quali si fa trovare sempre pronto l'attento Antonini. Il campo allentato, battuto dalla pioggia per tutti i novanta minuti, non contribuisce a favorire lo spettacolo. Prosegue il digiuno del gol per la squadra di Serafini (siamo arrivati a 320'): ultima rete contro il Ricreatorio alla 9^ giornata! Unica nota positiva da segnalare, la prima gara portata a termine senza subire reti. Ora si attende il recupero di mercoledì sera contro il Gravis (gara sospesa lo scorso 11 novembre al 75', sull'1-0 per l'Arbese, per presunte intemperanze del pubblico), per tentare di riassestare l'ormai precaria classifica...

giovedì 6 dicembre 2007

Il caso Mazzeri (di Candido Cannavò)

ARBA (PN) – Sto oziando sul mio confortevole divano in pelle rosa, nel tepore del salotto riscaldato dalla fiamma di un caminetto acceso, indossando l'inseparabile vestaglia di flanella rosa e calzando le mie morbide e ormai consumate pantofole in pelo di coniglio... rosa. Tutto ad un tratto, avverto dentro di me una pulsione fortissima e l'irrefrenabile istinto di riprendere in mano dopo lungo tempo lo strumento che mi ha accompagnato nel mestiere di una vita: la mia penna stilografica in metallo cesellato e radica... rosa! Per vincere il grigiore che viene dai deprimenti eventi della cronaca calcistica quotidiana, intendo narrare di questo stravagante e talvolta imponderabile "pianeta-calcio" che, al pari della vita, sa essere al tempo stesso spietato e ricco di umanità, sa alternare il cinismo alla solidarietà.
Voglio raccontarvi una storia vera, semplice, ma intrisa di quei valori profondi ed autentici quali sono l'amicizia e la solidarietà, valori che paiono al giorno d'oggi oramai irrimediabilmente smarriti. E' la vicenda dell'esimio Mazzeri, la celeberrima "tuta blu" che danzava leggiadra sulle rotelle, introdotta a forza nel mondo del pallone.
La storia si ambienta in una squadra di calcio dilettantistica di un piccolo paese del Friuli (Arba, in provincia di Pordenone): la gloriosa Arbese. Luca Mazzeri, provetto pattinatore (argento nazionale!), ormai da tempo convertitosi al calcio, approda in seno alla squadra e si inserisce immediatamente nel gruppo, conquistando la stima e l'affetto dei compagni. Il suo proverbiale umorismo e quella sua naturale esuberanza (alcolica), fanno subito breccia nel cuore dei commilitoni. Anche quando di tanto in tanto trascende, improvvisando degli interminabili ed accorati comizi (valorizzati appieno dal timbro inconfondibile della sua delicata vocina), i compagni lo sanno apprezzare. L'armonia regnava sovrana dentro e fuori dallo spogliatoio, la sintonia tra il nostro protagonista ed il gruppo era perfetta. Ma un giorno, come un fulmine a ciel sereno, ecco che il nostro eroe smarrisce inaspettatamente la retta via e la serenità di un tempo. L'uomo dal comizio estemporaneo, il paladino dei valori più autentici del comunismo, si trasforma all'improvviso in una persona svagata (vedi le reiterate dimenticanze dei suoi effetti personali), disorientata (non ricorda il nome degli avversari da incontrare, né il campo ove ha da tenersi la disfida) e priva di ogni interesse (la sua puntualità nel ritardo diviene una consuetudine). Ma l'abominevole metamorfosi lo porta persino a diventare facinoroso: egli scarica con veemenza il proprio disagio su ogni malcapitato cha abbia la sfortuna di imbattersi sul suo cammino (arbitro, avversari, compagni), travolgendolo con l'impeto di un treno in corsa. Emblematici a tal proposito sono il trattamento riservato al suo capitano (letteralmente "investito" nel corso di un allenamento) ed il disonorevole primato che il buon Mazzeri malauguratamente detiene: due espulsioni in tre giorni!!! (cui si aggiunge la collezione di cartellini gialli). Ormai non vi è più traccia di quel suo spensierato modo di essere, l'uomo concreto che aveva insegnato a tutti a valorizzare ciò che è sostanza (cariola) e a bandire l'effimero ("mouse"), ormai è solo un pallido ricordo. Durante gli allenamenti non si vede più scorazzare sul campo di gioco la sua leggendaria giacca a vento rossa, simbolo di speranza per gli umili e gli oppressi. Ebbene, amici lettori, è proprio nei momenti difficili come questo che i veri valori emergono dagli abissi e si affermano in tutta la loro immensa grandezza. Ecco allora che i compagni di squadra, sensibilizzati dal malessere di un uomo ormai alla deriva, anziché emarginarlo, si stringono tutti attorno a lui con spirito amorevole, riservandogli continue attenzioni (soprattutto con riguardo alle sue "dimenticanze"), rendendolo partecipe di ogni iniziativa benefica (in primis la colletta per la cassa sociale, alla quale offre un contributo essenziale) e rincuorandolo senza fargli mai pesare le frequenti amnesie.
Amici lettori, non abbandonate dunque la speranza... il calcio sa ancora regalarci momenti di grande umanità, mettendo in mostra quella sua mai sopita vena romantica...
I tuoi compagni ti attendono, oh sublime danzatore, per vederti volteggiare armonioso come un tempo, sugli scarpini bullonati...

martedì 4 dicembre 2007

Biasoni: intervento perfettamente riuscito!




SPILIMBERGO (PN) - L'intervento cui è stato sottoposto in mattinata il giocatore Andrea Biasoni, eseguito presso l'unità di Pronto Soccorso dell'Ospedale Civile di Spilimbergo, è perfettamente riuscito. All'uscita dalla sala operatoria, i chirurghi ed il tecnico incaricato addetto alle lenticchie, hanno espresso la massima soddisfazione.

Dallo zampone del giocatore è stato aspirato circa mezzo litro di liquido color giallastro, caratterizzato da una insolita schiuma bianca (vedi foto).

Il bollettino medico diramato dal nosocomio spilimberghese parla di qualche giorno di riposo per consentire all'insaccat..., pardon all'arto, di riprendere al meglio le proprie funzionalità.

lunedì 3 dicembre 2007

Intervento allo zampone per Biasoni! (di Matteo Cornacchia)



ARBA (PN) - Il calciatore dell'Arbese Graphistudio Andrea Biasoni domani mattina si sottoporrà ad un delicato intervento chirurgico per l'asportazione di una sacca di sangue dallo zampone destro.
Nella foto un'immagine dell'arto sofferente dello sfortunato giocatore che, per consolarsi, potrà festeggiare la firma del nuovo contratto come testimonial della Fiorucci Salumi.

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11^ giornata, TILAVENTINA - ARBESE 2-0

domenica 2 dicembre 2007

L' Arbese cade a San Vito, la vetta si allontana!

SAN VITO AL TAGLIAMENTO (PN) - Pesante battuta d'arresto dei neroverdi che dopo la sconfitta di domenica scorsa ad opera della capolista Maniago Libero, cadono anche a San Vito per mano della Tilaventina. La sconfitta brucia soprattutto per il modo in cui è maturata. L'1-0 per i padroni di casa arriva al 30' del primo tempo, su un fortunoso rimpallo scaturito da una punizione dal limite. L'Arbese sciupa diverse occasioni per pareggiare e si divora letteralmente due clamorose palle-gol con Nando Rizzo, chiudendo la prima frazione di gara con lo svantaggio immeritato di un gol. La ripresa inizia con i neroverdi che si vedono negare un rigore per fallo su Marcolina, giunto a tu per tu con il portiere, e si gettano all'assalto prestando il fianco al contropiede degli avversari (due occasioni nette in pochi minuti). La partita si accende, anche sugli spalti, e a tempo scaduto l'arbitro concede un rigore inesistente ai padroni di casa, che sancisce il pesante 2-0 finale. Si conferma l'ormai cronica difficoltà ad andare a rete per la squadra di Serafini. Ora la zona play-off si è davvero allontanata...

GOALS STAGIONE '08/'09

UN ANNO DI BLOG! (video)